Guida per la scelta di un Contenitore Criobiologioco

I contenitori Cryofarm di tipo dewar in alluminio sono progettati per garantire la massima durata dell’azoto allo stato liquido grazie ad uno speciale isolamento termico che ne riduce drasticamente la velocità di evaporazione.

Contenitori per l’azoto liquido – CRYOFARM

I contenitori Cryofarm di tipo dewar in alluminio sono progettati per garantire la massima durata dell’azoto allo stato liquido grazie ad uno speciale isolamento termico che ne riduce drasticamente la velocità di evaporazione. Inoltre, il collo interno che collega la bocca del contenitore al contenitore interno è in fibra di vetro per isolare al massimo quella che è la principale fonte di dispersione. Anche i raccordi in fibra di vetro dei cestelli sono di eccellente qualità e conferiscono a questi il giusto grado di elasticità, robustezza e isolamento.

Oltre a ciò, i contenitori sono anche dotati di una valvola che, grazie al sigillo a doppia guarnizione, garantisce la tenuta dell’interspazio sotto vuoto.

I dewar Cryofarm hanno inoltre due caratteristiche peculiari:

  • un piccolo piedistallo alla base che li solleva da terra per consentire un maggiore isolamento termico, attutire gli urti ed aiutando ad evitare la corrosione del fondo;
  • un coperchio in plastica predisposto per essere chiuso con un lucchetto.

I contenitori Dewar Cryofarm si dividono in due serie:

  • serie YDS
  • serie YDH

I CONTENITORI CRYOFARM – SERIE YDS

I contenitori Cryofarm della serie YDS sono progettati per conservare al loro interno azoto allo stato liquido (-195.8°C). Costruiti con materiali di primissima qualità, sono particolarmente adatti a svariate esigenze, come lo stoccaggio di azoto e di campioni biologici, il calettamento industriale, la ristorazione e la dermatologia (ma non solo).

Le parti costitutive del contenitore YDS sono:

  • coperchio (presente solo nei modelli con cestelli)
  • tappo
  • maniglia (che varia a seconda del modello)
  • contenitore interno
  • contenitore esterno
  • interspazio sotto vuoto tra i due contenitori, riempito di materiale isolante
  • collo in fibra di vetro
  • cestelli
  • cordolo di rialzo

La scelta del modello di tipo YDS dipende dalla capacità in litri dello stesso e dal diametro dell’apertura superiore (bocca). A parità di capacità, un diametro maggiore riduce l’autonomia o “durata” del contenitore. D’altra parte, un’apertura di maggiori dimensioni consente di conservare più materiale all’interno del contenitore in quanto anche i cestelli per la conservazione di materiale sono più grandi.

I contenitori con bocca grande permettono di effettuare delle lavorazioni, specialmente su pezzi di metallo, direttamente al loro interno (es. calettamento).

I contenitori Cryofarm per stoccaggio campioni biologici vengono forniti comprensivi di cestelli oppure racks a seconda delle necessità.

I cestelli cilindrici in metallo, chiusi nella parte bassa con un raccordo in fibra di vetro in modo da poter essere estratti dal contenitore, sono necessari quando il dewar è dedicato alla conservazione di materiale biologico, come nel caso dell’inseminazione artificiale, per la quale si utilizzano paillettes per lo stoccaggio del seme. Esistono cestelli di differente circonferenza (dai 50 mm fino a 120 mm) e altezza (120mm per il singolo livello, 276 mm per il doppio livello).

I racks, gabbie metalliche a diversi livelli per la sistemazione di scatole in plastica dette cryobox, sono necessari quando si vogliono conservare campioni biologici contenuti in vial o criotubi. Come per i cestelli, le dimensioni dei racks variano a seconda delle dimensioni interne del contenitore.

Una linea di prodotti della serie YDS è particolarmente indicata per il trasporto sia di azoto che di materiale biologico in azoto: si tratta della serie “B” (es. YDS 20-50 B), i cui dewar sono caratterizzati da un raccordo tra il contenitore esterno e quello interno. Questo accorgimento rafforza la struttura impedendone le oscillazioni, ma allo stesso tempo riduce l’autonomia del contenitore rendendo meno conveniente l’uso per il solo stoccaggio.

Contenitori per l’azoto liquido
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